Cronaca / Tirano e Alta valle
Martedì 15 Ottobre 2013
Lanzada e Caspoggio
si scaldano con il metano
Dopo Spriana, Torre di Santa Maria e Chiesa in Valmalenco, ora anche a Lanzada e Caspoggio il metano è una realtà
Dopo Spriana, Torre di Santa Maria e Chiesa in Valmalenco, ora anche a Lanzada e Caspoggio il metano è una realtà. Da fine settembre, infatti, è stata messa in esercizio la rete di distribuzione del metano nelle vie Palù, Pizzo Scalino, Piz Argent e Sasso Rosso di Lanzada e nelle vie Bernina, Burri, Monte Palino e in frazione Albertazzi a Caspoggio.
«A Lanzada si parla di tubazioni per 1300 metri lineari - precisa l’assessore comunale alla partita Cristian Nana - con la realizzazione di 73 allacciamenti agli utenti per un numero di clienti potenziali pari a 211 che fanno capo a 82 famiglie residenti, mentre per Caspoggio i metri lineari coperti sono stati 2400, con 70 allacciamenti realizzati a servizio di 145 clienti potenziali. Un lavoro non da poco - prosegue Nana - che permette, almeno a una parte dei lanzadesi e dei caspoggini, di allacciarsi alla rete del gas metano già in vista dell’imminente inverno».
E a dare l’esempio, a Lanzada, è stato Cristian Nana stesso, che, per primo, ha sottoscritto il contratto di allacciamento con G6 Rete Gas, nel giorno di messa in esercizio della rete del gas metano, ovvero il 27 settembre scorso. «Ora i cittadini che lo vorranno potranno stipulare il contratto di allacciamento - insiste Nana - anche se non abbiamo ancora pronta la data di inaugurazione vera e propria di questa prima tranche di lavori, con la classica accensione simbolica della fiammella».
L’assessore, insieme a tutta l’amministrazione comunale lanzadese e a quella che era di Caspoggio, Comune commissariato dal febbraio scorso, crede molto in questa nuova modalità di approvvigionamento energetico «per i vantaggi che comporta - sottolinea - in termini di costi, sostenibilità ambientale e sicurezza».
Sì, perché quella a metano è considerata «la fornitura continua più economica presente sul mercato (circa la metà del costo di quella a gasolio) con un prezzo mediamente più stabile rispetto alle altre, oltre a rispettare l’ambiente in quanto il metano viene estratto dalla terra, senza subire alcun processo di lavorazione e non produce né fumo, né cenere, così da non contaminare l’aria e il paesaggio. In termini di sicurezza - aggiunge l’amministratore della Valmalenco - va evidenziato che le caldaie a metano vanno sottoposte ogni anno a revisione tecnica».
In una parola, per Nana, allacciarsi al metano è quasi un “dovere” civico «così come doveroso è un ringraziamento alla popolazione di Lanzada e Caspoggio - dice in conclusione - che con pazienza ha collaborato con l’amministrazione comunale e con le imprese sopportando i disagi conseguenti ai lavori».
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