Cronaca / Tirano e Alta valle
Sabato 30 Novembre 2013
Il ricorso sul Piano d’area
«Tuteliamo aree edificabili»
Spiegazione del sindaco Bormolini: «L’obiettivo è sedersi al tavolo delle trattative» - Ma l’opposizione attacca in consiglio: «In Regione avevate interlocutori a voi vicini»
Il ricorso al Tar effettuato dal Comune di Livigno contro la Regione Lombarda per il Piano territoriale d’area della Media e Alta Valtellina ha provocato un’interpellanza urgente che il gruppo di minoranza “Progetto Livigno” ha presentato nel consiglio comunale di ieri pomeriggio. Il gruppo guidato da Barbara Silvestri ha voluto sapere quali fossero i contenuti principali, le eventuali ricadute dell’accoglimento del ricorso e le spese da sostenere.
Il sindaco Damiano Bormolini ha dato le spiegazioni richieste: «Abbiamo fatto ricorso con il Comune di Valdidentro perché non sono state tenute minimamente in considerazione le osservazioni che erano state fatte dalla Comunità Montana dell’Alta Valtellina e dai vari comuni dell’Alta Valle. L’obiettivo del ricorso è quello di rivedere il Piano d’area, vogliamo riuscire a sederci al tavolo delle trattative perchè vogliamo tutelare le aree edificabili inserite nel nostro Pgt che è stato approvato prima delle proposte del piano d’area». La spiegazione non è stata accettata da Silvestri, che ha fatto un attacco politico visto che in Regione governa la Lega e il vicesindaco di Livigno, Narciso Zini, è stato segretario provinciale del Carroccio fino a pochi mesi quando è scaduto il suo mandato.
Insomma, sostiene, avrebbe dovuto esserci un filo diretto fra il Piccolo Tibet e il Pirellone e, invece, il Comune è ora costretto a un ricorso per non essere riuscito a farsi intendere nella stanza dei bottoni a Milano. «Gli interlocutori in Regione erano politicamente a voi vicini - ha domandato Silvestri -, ma dove è la vicinanza al territorio della Lega? Le dichiarazioni alla stampa dei giorni scorsi del vicesindaco Zini, secondo le quali il ricorso è stato fatto per salvaguardare la possibilità della frazione di Trepalle di poter edificare, sono demagogiche, visto che i vostri interessi a Trepalle li avete tutelati».
Pronta la replica del vicesindaco: «Il Piano d’area è un’imposizione dell’Europa dopo i Mondiali di sci del 2005, non ho fatto demagogia su Trepalle. Probabilmente quando la circolare della Regione con le nostre richieste sarà ufficiale, non sarà più necessario andare avanti col ricorso». L’assessore al Bilancio, Lionello Silvestri, ha spiegato il comportamento del Comune su questa vicenda: «Abbiamo fatto degli incontri al Pirellino a Sondrio e anche in Regione a Milano nei quali c’era stato promesso che le nostre osservazioni sarebbero state ascoltate. Sembrava tutto approvato, poi la giunta Formigoni è caduta. Le nostre osservazioni ufficiali sono state fatte per tempo. Il ricorso era l’ultima strada che potevamo seguire».
Tesi che non ha convinto Christian Molinari, di “Progetto Livigno”: «Con una delibera del 4 luglio la Regione Lombardia aveva dato la possibilità di presentare ulteriori osservazioni entro 90 giorni, voi invece avete preferito fare ricorso».
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