Cronaca / Morbegno e bassa valle
Giovedì 10 Ottobre 2013
Disguido in stazione
Il treno pendolari
cambia binario
Forse per un difetto dello scambio, il convoglio invece di fermarsi come al solito sul secondo binario, è arrivato sul primo
Il sottopasso alla stazione ferroviaria di Morbegno si farà. Lo ha confermato martedì sera l’assessore alle Infrastrutture e Trasporti Maurizio Del Tenno incontrando i sindaci del comprensorio della Bassa Valle e l’urgenza di realizzare questo importante intervento in tempi rapidi si è dimostrata anche ieri mattina, qualche minuto prima delle 7, all’arrivo in stazione del treno dei pendolari.
Forse per un difetto dello scambio, il convoglio invece di fermarsi come al solito sul secondo binario, è arrivato sul primo.
«Arrivava da Milano fischiando - ha raccontato uno studente - e a una velocità più lenta rispetto al solito, eravamo un centinaio di persone ammassate sulla banchina del secondo binario e il macchinista ci ha fatto capire che dovevamo spostarci sul primo, così abbiamo attraversato le rotaie prima che entrasse in stazione e poi siamo saliti tutti».
Con il tunnel lo spostamento sarebbe stato in completa sicurezza, visto che i viaggiatori non sono stati avvisati in anticipo del cambiamento, forse per un ritardo dalla centrale di Lambrate, da cui partono le comunicazioni agli utenti.
«È una notizia che aspettavamo - il commento del sindaco Alba Rapella all’annuncio di Del Tenno - dopo le elezioni io e l’assessore Marchini abbiamo subito investito del problema Del Tenno e siamo felici che ci sia stato un suo immediato interessamento. Da parte nostra abbiamo già dato la disponibilità per un eventuale utilizzo del sottopasso di via Prada alla società ferroviaria che sappiamo ha già predisposto un progetto di massima che prevede il collegamento verso il secondo binario partendo proprio da lì». Regione Lombardia metterà sul piatto un contributo di 500 mila euro, ma l’investimento sarà di 2 milioni di euro.
«La stazione di Morbegno è l’unica di tutta la linea Lecco-Tirano a non essere stata ancora messa in sicurezza - ancora Rapella - e per uno snodo ferroviario così importante è una lacuna grave che segnaliamo ormai da troppi anni». Ora l’intervento diventa più concreto.
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