Cronaca / Morbegno e bassa valle
Venerdì 22 Novembre 2013
Caso mazzette, si patteggia
Il Comune parte civile
Il commissario nomina l’avvocato Gino Ambrosini per tutelarsi - Intanto Stefano Barri chiede una condanna a 2 anni e 9 mesi
Lo avevamo scritto: Stefano Barri decide di patteggiare. Ora è nota anche la pena che l’ex sindaco di Dubino accusato di tre episodi di concussione e di sette di corruzione avrebbe intenzione di proporre al Gip: si parla di 2 anni e 9 mesi, meno quindi dei tre anni di pena che innescherebbero l’interdizione dai pubblici uffici costringendolo così a lasciare il posto di lavoro in Anas.
Una proposta di condanna che prima ancora di essere accettata grida allo scandalo per le difese impegnate nel dibattimento che verrà celebrato a partire dal prossimo 17 gennaio: alla sbarra ci saranno sei imprenditori che dovranno rispondere del reato di corruzione. Per l’accusa avrebbero dato o promesso del denaro a Barri in cambio di piaceri sul Pgt. E le prove sarebbero tali e tante che il Gip ha concesso alla Procura - chiuse le indagini - il giudizio immediato, saltando quindi anche la fase preliminare.
Non così la pensano gli imprenditori indagati, ben intenzionati ad affrontare il dibattimento piuttosto che chiedere uno sconto di pena. Sia chiaro: il patteggiamento di per sé non è indice di colpevolezza, ma nel caso dell’ex sindaco è di sicuro un modo per chiudere in fretta questa vicenda, anche se - una volta patteggiato - Barri potrebbe trovarsi citato in aula e a quel punto - sempre che non si avvalga della facoltà di non rispondere - la sua testimonianza potrebbe imprimere una svolta al corso del processo.
Barri non è l’unico ad aver chiesto un rito alternativo: l’imprenditore Giordano Valena ha infatti avanzato istanza di patteggiamento a un anno e 4 mesi.
Per diversi avvocati, l’eventuale pena chiesta da Barri non sarebbe appropriata nemmeno tenendo conto dello sconto di un terzo previsto dal rito alternativo: l’attenuante della lieve entità (qui di parla di presunte mazzette promesse e/o intascate per un giro di circa 100mila euro) non sarebbe possibile concederla e la continuazione del reato va pur sempre prevista e conteggiata.
Il primo a lamentarsi di un’eventuale “sconto” eccessivo potrebbe essere proprio il Comune di Dubino che negli ultimi giorni ha nominato Gino Ambrosini quale legale per tutelare i propri interessi.
L’avvocato di Morbegno ora dovrà prendere visione del fascicolo ed eventualmente seguire per conto del commissario nominato dal Prefetto l’imminente dibattimento che non potrà non vedere Dubino - anche solo per una mera questione di immagine - sedere tra i banchi della parte civile.
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